Sostenibilità

CHE COSA SIGNIFICA SOSTENIBILITÀ?

Oggi di sostenibilità si parla moltissimo. Spesso viene usata con grande attenzione e altrettanto spesso viene evocata come una fortezza a difesa delle proprie azioni. Ma cosa significa davvero sostenibilità? Già al primo ascolto la parola porta in sé un senso di aiuto, di supporto, di qualcosa a cui appoggiarsi per riuscire a rimettersi in piedi. Anche il pedale destro del pianoforte si chiama sustain, ovvero “sostegno”, e serve per far rieccheggiare più a lungo le note suonate.

Secondo l’autorevole signora Treccani, la sostenibilità è:

“La condizione di uno sviluppo in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri”.

Oltre al concetto di aiuto, la sostenibilità esprime quindi una meravigliosa corrispondenza e una cura particolare per chi verrà dopo di noi, come un ponte che unisce il presente al futuro, anzi un ponte che garantirà un nuovo futuro al nostro presente.

Se pensiamo al territorio e alla nostra cantina, quello che ci auguriamo è che chi verrà dopo di noi possa godere a pieno della bellezza che ammiriamo ogni giorno, che possa rasserenarsi mentre osserva il paesaggio morbido e avvolgente, che possa vedere le viti che crescono anno dopo anno e, dulcis in fundo, che possa assaporare un calice di buon vino.

Per noi la sostenibilità è un percorso che abbiamo scelto di intraprendere molto tempo fa e che scegliamo di seguire ogni giorno, le soluzioni da prendere saranno tante e diverse, ma la meta sarà sempre la stessa: produrre ottimi vini con persone fidate, seguendo il ritmo della natura.

Il gusto del tempo, il nostro e quello di che verrà.

Equalitas

CHE COS’È EQUALITAS?

Equalitas è una società fondata nel 2015 per promuovere la sostenibilità in ambito vitivinicolo e creare un modello, uno standard, che unisca le richieste e gli obiettivi delle imprese, della società e del mercato.

Lo Standard di Equalitas prevede requisiti oggettivi, verificabili e si basa sui tre pilastri della sostenibilità: l’ambientale, l’economico e il sociale; ecco perché la norma considera che la certificazione abbia tre diverse dimensioni produttive ovvero l’impresa, il prodotto finito e il territorio. Gli obiettivi più importanti per Equalitas sono realizzare un modello unico di sostenibilità da proporre al mercato italiano ed estero e la diffusione di un marchio di garanzia per il consumatore.

Le imprese vitivinicole saranno guide e alleate fondamentali durante il processo di certificazione che dura 3 anni e che le porterà verso traguardi via via più ambiziosi e in continuo miglioramento.

COSA FACCIAMO PER ESSERE SOSTENIBILI?

La lotta integrata sul vigneto

Le nostre uve sono ottenute da vigneti certificati SQNPI, uno schema regolamentato dal disciplinare di produzione integrata della regione Marche.

La lotta integrata nasce dall’idea di salvaguardare la coltura dall’eccessivo utilizzo di agrofarmaci, grazie alle diverse pratiche agronomiche che possono contribuire alla salute della pianta e renderla meno attaccabile dai parassiti.

Come un buon medico che cerca una cura prima che la malattia si formi, il sistema della produzione integrata utilizza tutti i metodi, i mezzi produttivi e di difesa volti a ridurre al minimo l’uso delle sostanze chimiche di sintesi e a razionalizzare la fertilizzazione, nel rispetto dei principi ecologici, economici e tossicologici.

L’architettura della cantina

Il progetto architettonico della cantina ha tenuto presente del territorio in cui nasce e per non intaccare il paesaggio circostante e integrarla del tutto all’ambiente ha previsto di interrarla tramite una copertura a tetto giardino con vigneti.

La temperatura all’interno rimane costante a 18-20°, senza aumentare quindi le emissioni di CO2 e i consumi energetici per il riscaldamento o il raffreddamento.

L’impianto fotovoltaico

Da aprile 2023 abbiamo realizzato un importante impianto fotovoltaico con l’intento di renderci quasi del tutto autonomi sul piano energetico, di utilizzare energia pulita e, di conseguenza, evitare quella delle centrali a combustibile fossile.

L’impianto ha una superficie tale per cui gran parte dell’energia è autoconsumata, ovvero viene prodotta e riutilizzata per le nostre attività, con un risparmio di 34.281 kg di CO2. Riguardo l’impatto ambientale evidenziamo che la superficie di foresta salvata corrisponde a 377.091 m2, ovvero una misura pari a 50 campi di calcio

Il consumo dell’acqua

Le acque reflue derivate dai processi di lavorazione della cantina vengono smaltite in un apposito impianto di depurazione.

Abbiamo creato anche degli invasi chiusi per contenere l’acqua piovana, sufficienti al fabbisogno per l’irrigazione dei parchi e per tutti i trattamenti annuali antiparassitari dei vigneti, così da non impoverire le falde acquifere della zona e non consumare l’acqua dell’acquedotto.

La riduzione delle emissioni di CO2 e dei consumi

Ogni anno cerchiamo di ridurre le emissioni di anidride carbonica e dei consumi nelle lavorazioni della cantina in diversi modi:

  • raffreddiamo le uve tramite delle macchine che sono alimentate con l’energia elettrica prodotta dai pannelli fotovoltaici;
  • utilizziamo materiali che sono stati realizzati a loro volta con basse emissioni di CO2, come i tappi Nomacorc (zero carbon footprint impact, 100% recyclable);
  • mettiamo in commercio prodotti riciclabili.

Il personale

Ci impegniamo per garantire ai nostri lavoratori le migliori condizioni possibili come:

  • degli stipendi e delle mansioni conformi ai loro contratti di lavoro,
  • la possibilità di lasciare suggerimenti o reclami in via anonima,
  • la rotazione e il turnover dei dipendenti,
  • una particolare attenzione alla parità di genere e a qualsiasi forma di discriminazione,
  • una formazione continua, oltre alla sicurezza che è già a norma di legge,
  • delle riunioni periodiche di aggiornamento operativo riguardo le condizioni socio-ambientali del luogo di lavoro con verbali ufficiali,
  • la privacy nella gestione dei dati e delle informazioni inerenti ai dipendenti.

La tracciabilità

Abbiamo la completa tracciabilità dei fornitori sulla gestione delle uve, del vino e dei materiali, ovvero siamo in grado di dimostrare che un determinato lotto di prodotto provenga da aziende e operatori aderenti alla filiera della certificazione.

Il codice etico

Ci impegniamo a adottare un codice etico finalizzato a evitare ogni forma di discriminazione sul luogo di lavoro, a garantire le pari opportunità, le libertà sindacali, la salute e la sicurezza. Evitiamo in maniera categorica ogni forma di sfruttamento, illegalità e pratiche o comportamenti inaccettabili.

Come garanzia di queste condizioni proponiamo ai nostri lavoratori dei questionari interni periodici per valutare il clima, la salute, la sicurezza e la soddisfazione del luogo di lavoro.

Il rapporto con il territorio

Per valutare le relazioni con i residenti, i nostri “vicini”, ogni tre anni mandiamo un questionario (che è possibile compilare anche in forma anonima) agli abitanti e ai nostri fornitori per capire cosa pensano, cosa possiamo cambiare o se siamo abbastanza rispettosi e corretti.

Vogliamo che i rapporti con i nostri confinanti e con i nostri collaboratori siano i migliori possibili.

"Per noi il vino deve rappresentare il territorio e la sua cultura. Ogni bottiglia esprime terra, tradizione, cultura e lavoro. Spesso diventa souvenir di una vacanza piacevole e da ricordare, come una vecchia cartolina per sé e per gli amici"

PAOLO

Ad ogni vino
la sua vendemmia...

Il fascino dei vigneti autunnali non ha tempo, ma è importante lavorare con passione e manualità per far sì che ogni grappolo racchiuda i sapori e i colori del buon vino di una volta. Dal momento della potatura della vite, centrale per la rinascita della pianta e per la buona resa successiva, sino al diradamento dei grappoli e la raccolta, ogni fase della vita in cantina è unica per l’attenzione nei confronti del territorio, e il mantenimento del suo equilibrio. La produzione vitivinicola CasalFarneto prevede una gestione a basso impatto ambientale, con trattamenti specifici, previa analisi chimica, che permettono di effettuare una concimazione poco invasiva e a base organica. La sostenibilità non abbandona mai il processo di vinificazione, e ne certifica la qualità fino al momento dell’imbottigliamento.

ANTICIPATA

Questa tipologia di raccolta dell’uva avviene solitamente ad inizio settembre, in previsione di produrre vini che abbiano come caratteristiche principali un ottima freschezza e acidità.

NORMALE

E’ la vendemmia tradizionale che si svolge nei mesi di settembre e ottobre, permettendo una raccolta che consenta il giusto equilibrio di zucchero e acidi nel vino prodotto.

SURMATURA

In questo caso, per ottenere vini di elevata struttura, si procede con la raccolta nella seconda metà di ottobre, in modo che i grappoli abbiano raggiunto un grado di maturazione molto alto. I vini prodotti da questo tipo di vendemmia tardiva saranno sicuramente corposi, esaltati nella loro morbidezza e struttura.